Per il progetto della nuova azienda agricola vitivinicola Alturis ho seguito ogni aspetto: dall’architettura esterna al design degli interni, fino alla progettazione su misura di elementi esclusivi. Un lavoro che mi ha coinvolta completamente, sia nella parte tecnica che in quella creativa.
L’azienda sorge in una zona collinare circondata dai propri vigneti. Sin dall’inizio, ho voluto che il progetto nascesse dal territorio: nei colori, nei materiali e nello spirito. Nessun riferimento a stili di moda, ma una linea progettuale autonoma, capace di interpretare l’anima dell’azienda: radicata nella tradizione, ma proiettata al futuro.






Materiali autentici, visione contemporanea
La scelta dei materiali è stata guidata dalla coerenza con il paesaggio e la cultura locale: pietra, legno e ferro, lavorati in chiave moderna ma rispettosa. Volevo che ogni spazio raccontasse l’identità profonda di Alturis, senza forzature, ma con eleganza e personalità.
Uno spazio pensato per accogliere e dialogare con il paesaggio
Ho strutturato gli spazi in modo fluido e funzionale:
La bottiglieria è al piano terra, a diretto contatto con la cantina.
La sala degustazione si sviluppa al primo piano, con ampie vetrate affacciate sui vigneti.
Volevo che il visitatore vivesse una continuità visiva tra interno ed esterno, immerso nel verde anche quando si trova dentro la sala. Per questo ho lavorato con colori naturali, luci morbide e una palette che richiama la natura, con il verde come filo conduttore.






Creatività su disegno: pezzi unici realizzati da artigiani
Questo progetto è stato per me anche una grande occasione espressiva. Non mi sono limitata all’interior design in senso stretto, ma ho disegnato personalmente molti degli elementi presenti all’interno della struttura: arredi, dettagli decorativi, componenti funzionali, tutti realizzati da artigiani locali sulla base dei miei bozzetti.
Ogni pezzo è unico, pensato appositamente per questo luogo: non esisteva prima, non si trova in commercio. Ho collaborato con professionisti del ferro, del legno, del vetro per dare forma a un progetto creativo completo, che valorizza il lavoro manuale e la cultura del “su misura”.



Uno spazio pensato per accogliere e dialogare con il paesaggio
Ho strutturato gli spazi in modo fluido e funzionale:
La bottiglieria è al piano terra, a diretto contatto con la cantina.
La sala degustazione si sviluppa al primo piano, con ampie vetrate affacciate sui vigneti.
Volevo che il visitatore vivesse una continuità visiva tra interno ed esterno, immerso nel verde anche quando si trova dentro la sala. Per questo ho lavorato con colori naturali, luci morbide e una palette che richiama la natura, con il verde come filo conduttore.
Il calice: un simbolo identitario
Elemento scenico e simbolico del progetto è il calice di sette metri d’altezza, posizionato all’esterno della struttura. L’idea è nata dal desiderio di rappresentare l’essenza dell’azienda: il vino come risultato di passione, sacrificio e dedizione.
All’interno del calice ho voluto rappresentare il vino rosso, metafora concreta del lavoro quotidiano che si trasforma in qualità. Questo elemento, oltre a caratterizzare fortemente lo spazio architettonico, è diventato simbolo grafico dell’azienda, oggi presente anche sulle etichette delle bottiglie Alturis.